Nuovo Conto Termico 2.0 – Come Funziona ?

 

Incentivi per il risparmio energetico

 

Il conto termico è uno strumento di incentivazione per gli interventi di efficientamento energetico e per la produzione di energia termica attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili.
Con il nuovo decreto del 16/2/16 si punta ad un rilancio di questo incentivo attraverso una semplificazione della normativa e un aggiornamento della disciplina.

 

Beneficiari del conto termico

 

  • Pubbliche amministrazioni
  • Aziende
  • Privati

 

Agevolazione a fondo perduto

 

40% della spesa ammissibile
50% della spesa ammissibile per isolamento termico zone E/F
55% se all’isolamento si aggiunge l’impianto di climatizzazione invernale
65% per ristrutturazione in edificio a “energia quasi zero” e la sostituzione dei sistemi di illuminazione efficienti

 

Interventi agevolati per le sole pubbliche amministrazioni

 

Gli interventi ammessi al Conto Termico 2.0 per le sole pubbliche amministrazioni sono:

  • isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato
  • sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione
  • installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili
  • trasformazione degli edifici esistenti in “edifici a energia quasi zero”
  • sostituzione di sistemi per l’illuminazione d’interni e delle pertinenze esterne degli edifici esistenti con sistemi efficienti di illuminazione
  • installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico (building automation) degli impianti termici ed elettrici degli edifici, ivi compresa l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore
  • Servizi di consulenza prestati da consulenti esterni

 

Interventi agevolati per privati, aziende e P.A.

 

Gli interventi ammessi al Conto Termico 2.0 per le pubbliche amministrazioni ed anche per le aziende ed i privati sono:

  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, unitamente all’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa, unitamente all’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW
  • installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento e teleraffreddamento. Nel caso di superfici del campo solare superiori a 100 m2 è richiesta l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore
  • sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.

 

Tempistiche

 

Termini per la conclusione della procedura : 90 giorni

 

Modalità di erogazione

 

In rate annuali ripartite da 2 a 5 anni a seconda dell’intervento
Per importi inferiori ai 5000 € l’erogazione avviene in un unica soluzione

 

Cumulabilità

 

Questo incentivo NON è cumulabile con altri incentivi statali, fatti salvi i fondi di garanzia, i fondi di rotazione e i contributi in conto interesse
Devono essere rispettata  la normativa comunitaria vigente in materia di aiuti di Stato (ad esclusione della PA)
Per la pubblica amministrazione questo incentivo E’ CUMULABILE con incentivi in conto capitale, anche statali, nei limiti di un finanziamento complessivo massimo pari al 100% delle spese ammissibili.

 

Dotazione finanziaria

 

700 milioni di euro per privati e imprese
200 milioni di euro per le amministrazioni pubbliche, le cooperative di abitanti o sociali e le società di patrimonio pubblico.

 

Interventi “ESCO”

 

Per ottenere gli incentivi le Pubbliche Amministrazioni possono farlo direttamente o servendosi di una “ESCO” mediante la stipula di un contratto di prestazione energetica
privati, invece, possono avvalersi dell’intervento di una “ESCO” con due tipi di contratto:
contratto di servizio energia
contratto di prestazione energetica

 

Link utili

Certificati Bianchi : Titoli di Efficienza Energetica

 

Cosa sono i certificati bianchi

 

I Titoli di Efficienza Energetica, istituiti con decreto ministeriale del 20 luglio 2004 sono emessi dall’AEEG in favore delle ESCo che li richiedono per conto di quei soggetti che realizzano interventi di risparmio energetico, quali produttori, installatori, ed utilizzatori di tecnologie ad alta efficienza.

 

Chi può ottenere TEE o certificati bianchi

 

Possono ottenere i TEE tutti i soggetti che realizzano interventi atti a migliorare l’efficienza energetica, quindi sia aziende che aggiornano macchinari, processi produttivi e stabilimenti, sia privati che sostituiscono impianti di riscaldamento ed elettrodomestici con tecnologie a più alta efficienza energetica.
Se sei produttore o installatore di:

  • caldaie a biomassa
  • caldaie ad alta efficienza
  • motori elettrici
  • illuminazione ad alta efficienza (led, induzione magnetica, etc.)
  • inverter (per ventole, compressori, refrigerazione, etc.)
  • recupero calore
  • collettori solari termici
  • infissi a doppio vetro
  • cappotti termici
  • affidandoti ad ARIET potrai incrementare le tue commesse e far ottenere parte degli incentivi ai tuoi clienti.

 

Come richiederli

 

Per richiedere i Titoli di Efficienza Energetica (TEE) è necessario che l’intervento venga proposto da una Energy Service Company (ESCo) accreditata presso l’AEEG, come la GREEN ENERGY SRL/ A.R.I.E.T. DI LO VERDE ANTONINO.

Il riconoscimento dei TEE avviene, infatti, attraverso l’approvazione dell’AEEG con il supporto tecnico, in fase di valutazione, da parte di ENEA.
Solo rivolgendoti a NOI quindi, puoi chiedere i Titoli di Efficienza Energetica per gli interventi che hai già realizzato o che realizzerai.

Ci occupiamo, con competenza e professionalità, di istruire la pratica per il riconoscimento dei Certificati Bianchi e la procedura per l’ottenimento degli incentivi con risultati e tempi certi.

In sintesi, ci occupiamo di:

  • valutare l’entità degli incentivi in riferimento agli interventi di efficienza energetica effettuati;
  • istruire la pratica per l’ottenimento dei Certificati Bianchi presso AEEG;
  • girare al soggetto richiedente gli incentivi ottenuti secondo i termini dell’accordo di consulenza.

Detrazioni fiscali: Risparmio energetico, Ristrutturazioni edilizie e Bonus mobili

 

Detrazioni risparmio energetico

 

L’agevolazione consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’ Ires ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. In generale, le detrazioni sono riconosciute per:

  • la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento
  • il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi)
  • l’installazione di pannelli solari
  • la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

La detrazione spetta, inoltre, per l’acquisto e la posa in opera di schermature solari, di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, per l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o climatizzazione delle unità abitative.

Per le spese effettuate nel 2018 e nel 2019, infine, è riconosciuta anche per l’acquisto di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti e per altre tipologie di interventi (acquisto di generatori d’aria calda a condensazione, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con apparecchi ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione).

Le detrazioni, da ripartire in 10 rate annuali di pari importo, variano a seconda che l’intervento riguardi la singola unità immobiliare o gli edifici condominiali e dell’anno in cui è stato effettuato.

Condizione indispensabile per fruire dell’agevolazione è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali per l’attività d’impresa o professionale.

L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2019. Per la maggior parte degli interventi la detrazione è pari al 65%, per altri spetta nella misura del 50%.

In particolare, dal 1° gennaio 2018 la detrazione è pari al 50% per le seguenti spese:

  • acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto (dal 2018 gli impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza inferiore alla classe A sono esclusi dall’agevolazione. Se, invece, oltre ad essere in classe A, sono anche dotate di sistemi di termoregolazione evoluti è riconosciuta la detrazione più elevata del 65%.)
  • acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
Interventi condominiali

Regole, tempi e misure diverse sono previste, invece, per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio. Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, per questi interventi si possono usufruire detrazioni più elevate (del 70 o del 75%) quando si riescono a conseguire determinati indici di prestazione energetica. Esse vanno calcolate su un ammontare complessivo non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

Per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica, è prevista una detrazione ancora più alta, pari:

  • all’80%, se i lavori determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore
  • all’85%, se gli interventi determinano il passaggio a due classi di rischio inferiori.

Anche per questi interventi la detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo ma si applica su un ammontare delle spese non superiore a 136.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio.

 

Detrazioni ristrutturazioni edilizie

 

L’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia è disciplinata dall’art. 16-bis del Dpr 917/86 e consiste in una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare.

Tuttavia, per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019 è possibile usufruire di una detrazione più elevata (50%) e il limite massimo di spesa è di 96.000 euro.

La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

È prevista, inoltre, una detrazione Irpef, entro l’importo massimo di 96.000 euro, anche per chi acquista fabbricati a uso abitativo ristrutturati.
In particolare, la detrazione spetta nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro 18 mesi dalla data di termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.
Indipendentemente dal valore degli interventi eseguiti, l’acquirente o l’assegnatario dell’immobile deve comunque calcolare la detrazione su un importo forfetario, pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell’abitazione (comprensivo di Iva). Anche questa detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

 

Bonus mobili ed elettrodomestici

 

Si può usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. L’agevolazione è stata prorogata dalla recente legge di bilancio anche per gli acquisti che si effettueranno nel 2019, ma potrà essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio 2018.

La detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro.

Per usufruire dell’agevolazione è necessario che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. La data di avvio potrà essere provata dalle eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie, dalla comunicazione preventiva all’Asl (indicante la data di inizio dei lavori), se obbligatoria, oppure, per lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (articolo 47 del Dpr 445/2000), come prescritto dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011 – pdf

Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte. L’importo massimo di 10.000 euro va, infatti, riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.

Quali beni

La detrazione spetta per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2019 per l’acquisto di:

  • mobili nuovi
  • grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+, (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.

A titolo esemplificativo, rientrano tra i mobili agevolabili letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.

Per quel che riguarda i grandi elettrodomestici, la norma limita il beneficio all’acquisto delle tipologie dotate di etichetta energetica di classe A+ o superiore, A o superiore per i forni, se per quelle tipologie è obbligatoria l’etichetta energetica. L’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica. Rientrano, per esempio, fra i grandi elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, purché le spese stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento richieste per fruire della detrazione (bonifico, carte di credito o di debito.

La realizzazione di lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali consente ai singoli condòmini (che usufruiscono pro quota della relativa detrazione) di detrarre le spese sostenute per acquistare gli arredi delle parti comuni, come guardiole oppure l’appartamento del portiere, ma non consente loro di detrarre le spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per la propria unità immobiliare.

L’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici è agevolabile anche se i beni sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio.

Adempimenti

Per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.

La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.

I documenti da conservare sono:

  • l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente)
  • le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura.

Rispettando tutte queste prescrizioni, la detrazione può essere fruita anche nel caso di mobili e grandi elettrodomestici acquistati all’estero.

Link utili

  •  Detrazioni fiscali efficienza energetica 
  •  Detrazioni ristrutturazioni edilizie 
  •  Detrazioni mobili 
  •  

    Telefono: 0921 562597
    Fax: 0921 562597
    Corso Mazzini, 74
    Castellana Sicula, 90020 Palermo